Social e community

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Invisibile un Progetto di Gianluca Vassallo

05/05/2017

In occasione di Monumenti Aperti a Padria il 6 e 7 Maggio, INVISIBILE di Gianluca Vassallo. Una Installazione di Arte Pubblica composta da 50 gigantografie che rivestiranno lo spazio urbano.

Le 50 immagini, di cui alcune inedite, sono estratte dalla mostra La Città Invisibile, promossa dalla Fondazione di Sardegna nell’ambito della piattaforma AR/S e parte del progetto di ricerca Visivo/Scientifica a cura del collettivo Sardarch. 

Nata per volontà del sindaco Antonio Sale e della comunità tutta, il progetto ha l’ambizione di rovesciare il paradigma proprio dell’iniziativa Monumenti Aperti cancellando l’architettura ponendo le donne e gli uomini che vivono nei paesi a rischio spopolamento a frapporsi tra lo sguardo e la lettura del paesaggio urbano. Le comunità, insomma, fatte monumento.

  

Testi / Antonio Sale, Sindaco di Padria 

La mia città invisibile 

Mentre controllavo distrattamente le tante mail quotidiane, mi soffermai su una, che mi informa circa la volont à della fondazione di Sardegna di promuovere una pubblicazione, curata da un gruppo di professionisti sullo spopolamento in Sardegna, affidando inoltre un lavoro fotografico da fare presso i Comuni a rischio “ estinzione ” fra cui,  ahim è il mio.

Pensai subito: saranno i soliti esperti osservatori esterni che verranno a certificare la nostra inesorabile decadenza e a documentarla prima dell'estinzione.

Senza dare troppo peso alla cosa passai oltre.

I giorni successivi ricevetti una nuova mail con allegata la locandina dell'evento fotografico con preghiera di diffonderlo nel paese, successivamente fui contattato telefonicamente da uno degli organizzatori che mi spiegò a grandi linee di cosa si trattava.

Una bella mattina di agosto, incontrai Gianluca Vassallo, girava per il paese con la sua macchina fotografica, subito mi resi conto che non era uno dei tanti forestieri che vengono ad osservarci ed a proporci le loro insopportabili ricette per risolvere tutti i nostri problemi, ma, uno che sa entrare nelle nostre fragili comunit à in punta di piedi, complice la sua voce pacata, gentile, di una gentilezza quasi disarmante.

Il suo sguardo è attento, penetrante, mi racconta il suo progetto, l'opera che intende realizzare;

girando per paese è attento principalmente ai bambini ed agli anziani, parla, comunica con loro, si sofferma più a parlare che a fotografare, parla e ascolta, parla ed ascolta mettendosi di lato, al nostro fianco, la diffidenza verso chi arriva da fuori si dissolve, subentra la curiosit à , la voglia di capire, capire come ci vedono occhi esterni, la curiosit à di cosa si vuol fare, che diventa stupore a pomeriggio inoltrato, quando le pareti di uno scorcio di paese prendono vita, con i volti di noi, e viene spiegato uno sguardo, un punto di vista, uno sguardo che diventa riflessione, diventa speranza.

A met à dicembre in occasione della presentazione del volume SPOP che fa parte del progetto visito la mostra con le foto del viaggio di Gianluca attraverso le comunit à in “ via di estinzione ”.

Mi immergo nella mostra, fra volti che mi sembrano veri e familiari, volti di anziani che mi trasmettono serenit à e di giovani che mi parlano di speranza, e poi il video che coinvolge, con una sequenza avvolgente di immagini e di suoni.

Seguo il dibattito, un susseguirsi di esperienze interessanti, di punti di vista sul tema, di idee replicabili in altri territori, e poi si discute con un pubblico qualificato ed interessato, in chiusura interveniamo anche noi sindaci, con il nostro vivere quotidiano immersi nelle comunit à di cui si parla, con le nostre idee, le nostre aspettative.

Questo lavoro ha avuto il merito di avere aperto un dibattito in Sardegna sul problema dello spopolamento e sulla ricerca di possibili soluzioni.

Da allora ho seguito con crescente interesse tanti incontri sul tema, finalmente è finito il tempo della lamentazione, del piangerci addosso, mi riconosco nella Paesitudine di Emiliano Deiana, nella rivoluzione contemporanea del togliere più che aggiungere, nella poesia dei paesi di Franco Arminio.

cresce fra tanti amministratori la consapevolezza che le soluzioni devono nascere fra la nostra gente, certo, dobbiamo batterci per politiche mirate, ma dobbiamo stimolare quel sogno collettivo che proietti le nostre comunit à nei prossimi decenni,non esiste la soluzione adatta a tutti i territori, ma ciascuno deve interrogarsi e sperimentare soluzioni per mantenerci vivi e vedere una prospettiva.

Proporre questa mostra nelle vie di Padria assolve al tentativo di alimentare questo dibattito e a far riflettere attenti visitatori su questo tema.

  

Testi / Gianluca Vassallo, Artista 

Invisibile 

Le rivoluzioni si fanno per modificare i rapporti tra individui diceva Luigi Pintor. Si compiono se al centro hanno gli uomini, le loro aspirazioni, la loro dimensione individuale come prima cellula del corpo sociale . Le rivoluzioni sono effetto della coscienza di condizione , di una consapevolezza di sé e del contesto, che agiscono assieme verso l’emancipazione dal bisogno materiale, culturale e relazionale.

In quest’ottica i processi artistici, quelli che io amo di più, devono farsi attivatori di processi di consapevolezza. Specchio, potenziato e poetizzato, del reale. Paradossalmente devono svelare quanto già visibile, dare forza alle domande eluse, centrali, più che porne di nuove, perché queste hanno senso quando il sospeso è chiarito e gli occhi volgono al cambiamento come prassi che non si esaurisce.

Per questa ragione, Invisibile, non è il semplice trasferimento di una mostra dalla dimensione espositiva a quella pubblica, ma è un vero e proprio atto politico, un gesto di senso, che prova a trasformare la città in uno specchio ineludibile, in cui le rughe si vedono tutte ma, tutto, si vede anche il cuore.

In cui la rivoluzione, intesa come alla Pintor, non viene domandata, ma compiuta, partendo da sè.

 

Bio Artista 

Gianluca Vassallo, 43 anni. Vive e lavora a San Teodoro e nel mondo. Non chiamatelo fotografo perch é si offende.

Si esprime attraverso il video, il suono, la fotografia, le installazioni con una attenzione particolare all ’ aspetto relazionale e di processo.

Il suo lavoro è stato presentato da istituzioni e gallerie in Italia e all ’ estero. Tra queste: Caleum Gallery, New York (2017); Istituto Italiano di Cultura, Stoccolma (2017); Fondazione di Sardegna, Cagliari (2016/2017); Padiglione Portogallo Biennale Architettura di Venezia, Venezia (2016); Museo dell ’ Emigrazione, Asuni (2016); Foscarini Spazio Soho, New York (2015,2016); Palazzo della Penna, Perugia (2014); Schauwerk Museum, Sindelfingen (2013, 2014); Museo MAN, Nuoro (2014); Stadtgalerie, Kiel (2014); Tempio di Adriano, Roma (2013); Masedu Museo, Sassari (2013); Fondazione Meta, Alghero (2013); Museo MART, Rovereto (2012); PAN, Napoli (2010). Tra i vincitori del Premio Terna 2013, Menzione Speciale Premio VAF 2014. Tra le operazione di arte pubblica Exposed (2013), Shoot Me Orlando (2016), La Citt à Invisibile (2016).

I suoi lavori sono presenti in decine di pubblicazioni, la tra cui , Faces, libro di Peter Weiermair sul ritratto contemporaneo.