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07/05/2018
A Padria si aprirà sabato 12 maggio, dalle ore 15:30 alle ore 19:30, la quinta edizione di Monumenti Aperti che per due giorni coinvolgerà l'intero paese e renderà il territorio indiscusso protagonista con i suoi tesori; la manifestazione proseguirà poi per l'intera giornata di domenica 13 maggio la mattina dalle ore 10:00 alle 13:00 e la sera dalla 15:30 alle 19:30.
Anche quest’anno a Padria sarà protagonista la cultura, l’arte, la storia e tutte quelle testimonianze memori di un passato glorioso e un’originale tradizione. La formula della manifestazione si mantiene inalterata, puntando a valorizzare siti spesso sconosciuti o inaccessibili in altre occasioni, affidando la narrazione del patrimonio storico artistico e naturalistico ai volontari e agli studenti che per un giorno diventeranno guide e promotori del proprio territorio.
I vari punti di interesse sono collegati da un percorso urbano che comprende il Museo Civico Archeologico, dove sono conservati, oltre ai reperti di età prenuragica, punica e romana, un’ampia scelta di terre-cotte votive provenienti dalla stipe di San Giuseppe. Proseguendo attraverso il centro storico, dove molte abitazioni conservano elementi architettonici provenienti da antichi edifici e architravi riccamente decorati, retaggio dell’antica Gurulis Vetus romana, sarà possibile visitare il Complesso Monumentale di Palattu dove è ben visibile il muro megalitico e il Palazzo Baronale, restaurati e messi in sicurezza.
Nel territorio di Padria sono presenti anche altri siti archeologici di epoca nuragica: Nuraghe Longu e Nuraghe Binza.
Inoltre le chiese: dall’imponente Santa Giulia dove, al suo interno, una suggestiva pavimentazione in cristallo mostra lo scavo archeologico con i preesistenti impianti di culto, alla semplicità di San Giuseppe. Da Santa Maria degli Angeli con l’attiguo Convento Francescano, appena restaurato, all’Oratorio e Chiesa di Santa Croce con una storia antichissima legata alla sua Confraternita. Particolare attenzione, meritano l’esposizione dei paramenti e argenti sacri esposti nei locali dell’ex Convento e soprattutto la “Casa Piras” ed il “Granaio” aperti al pubblico solo per questa occasione.