Noto anche con la variante di De Putzo nell’indice alfabetico dei poeti dello Spano, era di Monteleone e visse nella prima metà del secolo XV e si narra che fuggì ad Oristano all’età di 66 anni. Mercante di professione, parteggiante di Nicolò Doria e nemico dichiarato degli Aragonesi che spogliarono quest'ultimo di tutti i suoi feudi, con guerre sleali.
I due componimenti che ci sono pervenuti sono molto preziosi, non solo per l’aspetto poetico, ma soprattutto per quello storico.
Le sue composizioni sono:
Questi alcuni dei versi introduttivi che ricostruiscono la biografia del personaggio che rivestono grande importanza per lo studio della storia medievale sarda:
“De su potente et forte Brancaleone
Fizu fudi su donnu Nicolosu
Hapidu cun donn’Anghela Melone,
fruttu de un’amore tormentosu.
Onne gentile et bona educatione
dadu l’haviat su padre affectuosu:
s’istudiu sufficiente – et s’arte de sa gherra
in cust’istesa terra – apprendesit valente
et proite fudit de grand’intendimentu
de sos sabios fudit su cuntentu […]”
(Don Nicolò era figlio del potente e forte Brancaleone, concepito con donna Angela Melone, frutto di un amore tormentato. Il padre gli aveva dato insieme all’affetto la migliore educazione: lo studio fu sufficiente e in questa vasta terra apprese con prontezza l’arte della guerra, e poiché era di grande intelligenza era la gioia dei saggi.)
G. Spano, Canzoni popolari di Sardegna, Nuoro, Ilisso, 1990.