Il castello di Bonevhì o Bonu Ighinu è descritto come un rudere nel 1580, quando lo storico G. Fara ne diede notizia citando anche il borgo medievale che si estendeva ai suoi piedi, nei pressi della chiesa di Punta Santa Caderina.
Le vecchie cave di caolino dell'area di Bonuighinu, imperniate attorno al rilievo di Pedra 'e Multa (447 m s.l.m.), sono due ed entrambe distano dal Santuario circa 500 m.
Il Centro è stato inaugurato nel 2007 ed è ospitato in un’antica casa signorile restaurata ed adattata a spazio espositivo, si articola su due piani e dispone di un cortile posteriore.
Nella relazione di visita pastorale compiuta per conto del vescovo di Bosa del 1614 si apprende che in ogni villaggio della Diocesi era istituita la Confraternita di Santa Croce.
Al centro dell’abitato si trova la chiesa parrocchiale intitolata a San Giovanni Battista. È Vittorio Angius che nel XIX secolo parla della chiesa, facente parte della Diocesi di Alghero, curata da un rettore e due sacerdoti.
Situata nell’agro di Mara, la grotta Filiestru ricopre grande interesse dal punto di vista archeologico. Si tratta di un’ampia cavità ubicata tra due valli a breve distanza dal Santuario di Nostra Signora di Bonu Ighinu, in una zona a circa 400 metri sopra il livello del mare.
La grotta è situata nella provincia di Sassari, nella zona di Bonu Ighinu, presso Mara, e dista pochi chilometri dal Santuario di Nostra Signora di Bonu Ighinu. Si apre nel calcare miocenico tipico del Mejlogu.
Il Santuario di Nostra Signora di Bonu Ighinu, uno dei più suggestivi luoghi di culto della Sardegna, si trova in territorio comunale di Mara.