Indirizzo: località Bonu Ighinu, 07010 Mara (SS)
Posta nella valle di Bonu Ighinu, che prende nome dal santuario omonimo, la grotta di Filiestru fa parte di un sistema di grotte carsiche frequentate dall’uomo fin da epoca preistorica per la presenza abbondante di acque e di risorse ambientali.
La grotta, esplorata agli inizi degli anni ’70 da don Renato Loria, fu oggetto di scavi sistematici da parte di D. Trump nel 1979-80, nell’ambito di un progetto teso a ricostruire le fasi di vita e l’ambiente della vallata.
La cavità posta ai piedi di una balza calcarea a 410m. s.l.m. è costituita da una camera principale con spazio abitativo ottimale e da altri 3 spazi più angusti.
Insieme ad un’altra grotta posta a breve distanza e nota col nome di “Sa Ucca de su Tintirriolu”, la grotta di Filiestru costituisce ancora oggi uno dei depositi archeologici più importanti nella ricostruzione delle fasi di frequentazione dell’uomo nell’ambito del neolitico della Sardegna.
Infatti le indagini hanno permesso di mettere in evidenza una sequenza stratigrafica dal periodo più recente del Neolitico Antico (denominato facies di Filiestru-Grotta Verde-Alghero risalente al VI millennio a.C.), con frequentazione, non continuativa, da parte dell’uomo per circa 7000 anni cioè fino ad età medievale.
Migliaia di reperti ceramici, spesso dotati di ricche decorazioni, ma anche ossa di animali e strumenti di selce, ossidiana e resti di pasto, in parte esposti al Museo “G.A.Sanna” di Sassari, sono la testimonianza più eclatante degli usi e dei costumi e delle credenze delle popolazioni che frequentarono l’isola in un periodo così remoto.