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Nella relazione di visita pastorale compiuta per conto del vescovo di Bosa del 1614 si apprende che in ogni villaggio della Diocesi era istituita la Confraternita di Santa Croce. Ciò avvenne nel quadro di una diffusione territorialmente capillare di tali congregazioni, fin nei più piccoli villaggi rurali, con l’obiettivo di intensificare in tutti gli strati della popolazione una più intensa pratica religiosa, di opere caritatevoli e di catechesi. Questo spiega il significativo numero di chiese ed oratori intitolati alla Santa Croce presenti nel territorio del Logudoro e del Meilogu.

A Mara la chiesa venne costruita nel XVII secolo e sorge nella parte più antica del centro storico. Fu successivamente utilizzata come oratorio ed ospitava al suo interno gli oggetti sacri della Confraternita di Santa Croce. Fra il 1833 e il 1856 era officiata al culto dalla stessa. Questa era costituita da "Cunfrades e Cunsorres" (Confratelli e Consorelle), era cioè aperta sia a componenti maschili che femminili.

In concomitanza con la seconda guerra mondiale, nel 1940, la chiesa venne sconsacrata ed utilizzata come alloggio per i militari. Attualmente, dopo una fase di restauro, è stata riaperta al culto. L'edificio presenta pianta longitudinale e navata unica, divisa in due campate coperte con volte a crociera, con annesse due piccole cappelle laterali voltate a botte. La zona absidale, a pianta quadrata, è conclusa da una volta a crociera e contiene un altare in pietra con colonne. Il fronte esterno, di schema molto semplice, è caratterizzato dalla decorazione del portale in pietra calcarea di gusto rinascimentale e da una finestrella circolare. Il frontone è coronato da campanile a vela.

S. Castia, L. Sanna, Archeologia e devozione. Il Santuario di Bonu Ighinu di Mara nella storia. Sassari, Mediando, 2007.
Il libro sardo della confraternita dei disciplinati di Santa Croce di Nuoro (XVI secolo), a cura di G. Lupinu, Cagliari, Cuec, 2002.
http://www.comune.mara.ss.it/
http://istoricas.blogspot.it/2014/08/la-confraternita-di-santa-croce-di_29.html