VIVA - Nuovi itinerari del Turismo Attivo nel Villanova

Si trovano nell’agro di Romana e si raggiungono dal paese prendendo l’uscita in direzione Monteleone Rocca Doria. Percorrendo tre chilometri si scorgerà a destra la sagoma del colle di Monteleone e di fronte quella altrettanto caratteristica del Monte Minerva e si svolta quindi a sinistra. Dopo alcuni chilometri, all'inizio della salita che porta verso Mara, si trova una deviazione asfaltata sulla destra. Si prosegue la strada, sino al ponte sul Temo, e se ne segue il corso per qualche centinaio di metri, sino a uno spiazzo in leggero pendio, presso la sponda del fiume proprio alle pendici del Monte Minerva.
Qui si incontrano, a breve distanza l’una dall’altra, le fonti di Abbarghente, dette anche di Mudeju, dalle quali sgorga acqua naturalmente frizzante e termale, di origine vulcanica, ritenute antiche fonti sacre. Tutta la zona è infatti nota per la presenza di sorgenti dove si praticava il culto delle acque minerali curative.

In questa stessa area son stati rinvenuti i resti della fonte romana di Abbarghente, usata fin da tempi antichissimi, dall'età nuragica all'età punica. Quella giunta fino a noi, è la fonte dell'età romana. Nei dintorni del paese siano state ritrovate delle statue, probabilmente ex voto offerti da persone affette da una malattia e guarite grazie alle proprietà benefiche delle acque. Molti reperti trovati in questo sito, sono esposti al Museo Archeologico ed Etnografico Sanna di Sassari.

Attualmente, cessata la sacralità ad esse attribuita, è ampiamente diffusa la convinzione della loro efficacia per la cura dei disturbi renali. Proprio per questo motivo vi è un afflusso continuo di presone provenienti varie zone, spesso distanti. Le fontane sono due. Una sgorga nella parte più alta, l'altra più in basso. Le acque sono leggermente diverse, la seconda è più frizzante. Si trovano a valle della diga costruita nel 1984.
Il Temo è frenato a poco più di un chilometro a ovest di Romana e forma un lago artificiale di dimensioni discrete: ha una superficie di tre chilometri quadrati e mezzo e contiene sino a 60 milioni di metri cubi d'acqua che vengono utilizzati in parte per l'irrigazione e in parte per l'uso potabile.

Romana, a cura di S. Tola, Sassari, Carlo Delfino editore, 2014.
“Acque curative alla fonte Mudeju”, Articolo La Nuova Sardegna del 3 luglio 2005
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