Indirizzo: Via Nazionale, 104 - 07019 Villanova Monteleone (SS)
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+39 079 960406
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E-mail:
comune.villanovamonteleone@halleycert.it
Sito:
http://www.comune.villanovamonteleone.ss.it
Fra mare e montagna, posizionato su un vasto altopiano proteso verso oriente, Villanova Monteleone è un centro di circa 2300 abitanti, noto per il suo pregio paesaggistico, naturalistico e archeologico e per la rete di sentieri ed ippovie.
Villanova Monteleone mantiene ancora vive le attività tradizionali e artigianali, soprattutto quella tessile con tappeti, coperte, arazzi e tendaggi realizzati esclusivamente in fibre naturali e su telai guidati a mano molto apprezzati anche fuori dalla Sardegna.
Le produzioni provengono in gran parte dall’allevamento e dalla pastorizia: la Cooperativa Allevatori Villanovesi dal 1954 produce e distribuisce formaggi di alta qualità. Villanova è il maggior centro di allevamento regionale di cavalli anglo-arabo–sardi con alcuni soggetti che hanno raggiunto i vertici delle classifiche nazionali degli sport equestri (salto ostacoli e gare di fondo).
Il suo territorio, di origine vulcanica, con un'estensione di oltre 200 kmq, raggiunge la massima altezza di 718 m nella punta detta "Pedra Ettori" dalla quale nasce il fiume Temo che attraversa tutto il Villanova andando a sfociare nel mare della cittadina di Bosa.
La costa, ricca di macchia mediterranea, ha una lunghezza di circa 14 km a partire a nord, al confine con il territorio di Alghero, dalla spiaggia di Poglina conosciuta anche con il nome della località in cui è sita, ovvero “La Speranza”, fino ad arrivare a sud, al confine con il territorio di Bosa, alla spiaggia di “Sa Murena”.
Merita una visita l’oasi naturalistica di Monte Minerva (644 m s.l.m.) con il Palazzo Minerva, un complesso di edifici di archeologia industriale dei primi decenni del XX secolo che oggi ospita una locanda, un Centro di Educazione Ambientale e un giardino tematico di rose storiche immerso in un bosco di sughere e roverelle secolari.
Nel territorio di Villanova Monteleone sono presenti numerosi siti archeologici di notevole importanza come la necropoli di Puttu Codinu, il nuraghe Appiu e la tomba dei giganti di Laccaneddu. Il nome di Villanova appare per la prima volta in un documento storico del 1364. Solo in seguito, il centro viene chiamato con entrambi i nomi di Villanova Monteleone. Questo avvenne dopo il 1436, quando gli abitanti del borgo di Monteleone, dopo un lungo assedio da parte degli eserciti aragonesi, sassaresi e bosani, si trasferirono in un territorio ricco di boschi e di sorgenti e fondarono "La Villa Nuova di Monteleone".
Sulla via principale, fiancheggiata da dignitosi palazzetti ottocenteschi, si trova la parrocchiale di San Leonardo da Limoges del XVI secolo con pregevoli altari lignei policromati settecenteschi, in uno dei quali è custodito il venerato simulacro della Vergine di Interrios.
Nelle vicinanze si trova l'oratorio di Santa Croce con, all’interno, uno splendido altare ligneo in stile barocco suddiviso in tre nicchie con tabernacolo e risalente al XVII secolo, periodo al quale si data anche il pregevole crocifisso, anch’esso in legno. A qualche isolato di distanza, sulla via omonima, si affaccia la chiesa della Madonna del Rosario, con all’interno numerose statue lignee e una tela con l'effigie del Padre Eterno.
Al di sotto della strada principale che attraversa il paese, si trova Su Palatu 'e sas Iscolas, vecchio caseggiato scolastico costruito alla fine dell'Ottocento, ora adibito a centro culturale ed espositivo.
Nei pressi è possibile visitare il Museo etnografico Bastià Pirisi, che custodisce oggetti di vita domestica e agro-pastorale.
Lungo la strada che conduce a Montresta-Bosa, a meno di 3 km dall’abitato si trova il santuario dedicato alla Madonna di Interrios (XVI secolo) con un grazioso porto, un piccolo campanile a vela e un loggiato che svolge la funzione di ricovero dei pellegrini che numerosi si portano al santuario. All’interno della chiesa si conservano numerosi simulacri lignei di grande venerazione.
Nei pressi del lago artificiale del Temo, al confine con il territorio di Monteleone Rocca Doria sono visibili i ruderi della chiesa di Santa Maria di Curos, la cui collocazione cronologica attraverso l’analisi formale degli elevati, si attesta tra XII e XIII secolo.
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