Le specie: i mammiferi
- Porcapru – Sirbone - Cinghiale - Sus scrofa.
Il cinghiale non è altro che un maiale selvatico ed è l'incontrastato re della macchia sarda. È un selvatico molto rude, forte, resistente, può abitare dovunque ci sia un po' di boscaglia e di possibilità alimentari. Si adatta a vivere negli ambienti più disparati, persino in zone paludose. Mangia di tutto e non si accontenta dei soli prodotti selvatici; raggiunge e danneggia campi coltivati anche lontani dalle zone boschive. Il cinghiale è sempre stato presente in questa zona tipica. Ora, comunque, sta vivendo un momento di favorevole espansione sino a raggiungere zone da dove era assente da alcuni secoli.
- Mazzone - Mariane - Volpe - Vulpes vulpes.
La volpe è un canide molto diffuso nella zona. È un predatore implacabile, molto audace ed astuto e agisce soprattutto di notte. È un vero incubo dei pastori; perciò è sempre stato oggetto di caccia spietata da parte dell'uomo. Un tempo la caccia alla volpe era intensamente praticata in quanto la pelle era ricercatissima per confezionare pellicce.
- Murone - Muflone - Muflone Orvis.
Il muflone non è presente nella valle del Temo, né si hanno notizie che vi abbia dimorato negli ultimi duecento anni, nonostante sussistano condizioni ambientali più che favorevoli.
- Crapolu - Daino - Dama Vulgaris.
Anche il daino non è più presente nella zona, ma si ha memoria che ci abbia soggiornato sino alla fine del secolo scorso. Si dice che l'ultimo "crapolu" sia stato abbattuto nel M. Faias. La presenza piuttosto diffusa di questo mammifero è attestata dai resti ossei, facilmente reperibili nel corso di scavi eseguiti nel centro abitato e nell'area circostante
- Gattu areste - Gatto selvatico - Felis libica.
Appartiene sicuramente ad una specie indigena. Ha una mole più ridotta rispetto a quella di altre specie conosciute; è contraddistinta dalla coda, che risulta più lunga della metà del corpo e gradatamente assottigliata verso l'apice.
- Assile - Martora - Martes martes.
La martora è poco diffusa ed è presente nella fitta boscaglia. La sottospecie sarda ha un pelame più scuro rispetto a quello di altre varietà. È caratterizzata da una macchia giallo vivace sul petto.
- Anna 'e mele - Donnola - Mustela nivalis.
La donnola è molto più diffusa della martora. Predilige i posti sassosi e costruisce il suo rifugio, appunto, nei cumuli di pietre. Ha un pelame più scuro ed un corpo leggermente più grosso rispetto alle specie continentali. Èmolto vivace e avida di carne, aggredisce persino il coniglio selvatico nonostante questo abbia dimensioni notevolmente più grandi.
- Lepere – Lepore - Lepre - Lepus capensis.
La lepre sarda è di poco più grande del coniglio selvatico, ma è notevolmente più piccola della specie continentale. Ha caratteristiche affini a quella che è diffusa nell'Africa settentrionale.
- Conigliu areste - Coniglio selvatico - Oryctolagus cuniculus.
Il coniglio selvatico, che già popolava altre zone del Sud dell'Isola, è comparso nella valle del Temo e nelle aree attigue negli anni trenta.
- Sorighe nuscu - Topo quercino - Elionis quercinus.
Piccolo roditore; mascherina facciale nera, orecchie bianche. Frequenta i boschi di querce, ha abitudini crepuscolari e notturne. Quando la temperatura raggiunge valori minimi, cade in letargo.
- Erittu – Riccio - Erinaceus europaeus.
È insettivoro e vegetariano. E' caratterizzato dalla presenza sul dorso di acuminati aculei. Se minacciato, ha la capacità di arrotolarsi tendendo gli aculei in difesa. Vive nei cespugli e d'inverno cade in letargo.