Scopri il Villanova

Scopri il Villanova

Ambiente e arbusti

Zona che sino al secolo scorso era ricoperta di fitti ed impenetrabili boschi di lecci: attualmente non rimane che qualche piccola estensione, a causa del taglio indiscriminato praticato agli inizi del secolo e della più recente piaga degli incendi. Oggi la sua caratteristica dominante è costituita da vaste estensioni di prati-pascoli dove si sviluppa una attività armentizia tanto intensa da contendere i terreni alla vegetazione spontanea sin nei ripidi declivi dei colli. Qui la vegetazione arborea e arbustiva è presente soprattutto in forma rada e sporadica. Tra gli alberi il più rappresentato è il genere quercus con la specie quercus ilex (leccio), quercus suber (sughera) e quercus pubescens (roverella).

Un cenno va fatto anche per la vegetazione arborea presente nei luoghi umidi e lungo gli argini dei torrenti, dove troviamo in buona quantità pioppi, olmi, salici, frassino minore e tamerici.

Nelle colline si sviluppa la formazione vegetale più nota della regione mediterranea, la macchia, costituita da arbusti sempreverdi a foglie rigide, coriacee, sclerafiliche. La macchia è costituita da olivastro, lentisco, fillirea, mirto, ginestre, ginepro. In questa zona sono presenti esemplari arborescenti di alloro.

Durante la primavera, a cominciare da febbraio, in uno sfondo di verde intenso e ricco di tante sfumature, inizia una copiosa fioritura di tutte le essenze che si protrae sino a maggio inoltrato con un’esplosione di colori veramente notevole.

Tra giugno e luglio diventa dominante il colore giallo, smorto e riarso, delle erbe secche che permane invariato e tendente al bruno fino alle prime piogge autunnali.

Romana è una buona base per intraprendere delle escursioni per le vallate formate dalle anse del fiume Temo e per ricercare quelle fonti di acque minerali, lievemente acidule e frizzanti di cui la zona è ben fornita.

Monteleone Rocca Doria sta su un colle e si affaccia sullo sbarramento artificiale del fiume Temo. Le valli cespugliate sono sparse di boschetti e di rocce trachite sulle quali si erge il Monte Minerva.

Le varietà arboree silvestri spontanee più diffuse nel territorio sono la quercia rovere, il leccio, l'olivastro, la quercia da sughero, le quali, in forme più o meno sparse, sono presenti nella maggior parte del territorio di Padria, soprattutto nell'oltre Temo. Le essenze più densamente raggruppate, con una media non inferiore a venti piante per ettaro, sono presenti rispettivamente nelle regioni sottoindicate:

  • Quercia rovere
    presenza prevalente, in qualche caso mista a roverelle: Lalvedu, Su Monte 'e su Furru, Sa Tanca de su Conte, S'Adde de sa Nae, Monte Mùndigu, S'Adde de sa Pira, Forra;
  • Leccio
    in numero prevalente, in qualche caso misto a quercia rovere: Badde Nare, Coas de Pedru, Baddeja, Balajos.
  • Olivastro
    in numero prevalente, in qualche caso misto a quercia rovere, leccio, pero selvatico: Sa Mura Bianca, Iscala 'e Carru, Santi.t Giolzi, Sas Puntas Biancas, Forra.
  • Quercia da sughero
    in numero prevalente, in qualche caso associata a quercia rovere, a leccio, pero selvatico: Muscadolzu, Monte Inzas, Ozzastra, Serras, Mudeju, Minerva, Faias, Matta Sardara. Un'autentica originalità floristica era presente, sino a qualche anno fa, nel singolarissimo complesso geo-pedologico denominato Sas Puntas Biancas.

 

Guideverdi Maggioli Il Logudoro Meilogu di Zinetta Rubattu - Franco Virdis 1990
Padria e la Media Valle del Temo - Gurulis Vetus - Memorie di un Paese Antico - Tiu Totoi Mura