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Padria: l'antica Gurulis Vetus



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Dal nuragico alle chiese negli scenari dell’antica Gurulis Vetus dominati dai tre colli.

Info tecniche

Tipologia

Percorso a prevalente interesse storico e paesaggistico.

Grado di difficoltà

Percorso semplice su terreno agevole, ma strada a tratti non segnata.

Durata del percorso

3 ore circa.

Percorribilità

A piedi o in bicicletta.

Partenza

Info Point nel centro urbano – Piazza dei Balli.

Descrizione

L’itinerario si svolge nel territorio del comune di Padria.

Dalla via Nazionale in direzione Pozzomaggiore, prima dell’uscita dal paese, si giunge alla piazza del Convento Francescano, costruito nel XVII sec e riservato fino alla seconda metà del XIX secolo ai Frati Minori Osservanti. I locali vennero destinati nel 1870 a pubblica utilità e rivenduti a privati prima di essere nuovamente acquisti dal Comune e restaurati. Adiacente al Convento si trova la Chiesa di Santa Maria degli Angeli, conosciuta anche come Chiesa di Sant’ Antonio, edificata poco prima del XVII secolo, ha un interno con navata unica e  sei nicchie laterali che accolgono altari lignei e marmorei.

Ripercorrendo a ritroso la via Nazionale dopo aver svoltato a sinistra in direzione Montresta e aver percorso per circa 2 Km la strada che costeggia il campo sportivo, si arriva al Nuraghe Longu. In posizione estremamente dominante, è senza dubbio il monumento meglio conservato del territorio. Rientrati al centro abitato, superato il campo sportivo, si svolta a sinistra e poi si prosegue in direzione Montresta: a circa 100 m dalla periferia del paese abitato tramite una stradina si arriva al Nuraghe Binzas. Sul lato opposto della S.P. 11, pochi metri dopo l’inizio della salita che riporta a Padria, è possibile percorrere l’itinerario dei Tre Colli con partenza dal Colle di San Giuseppe e uscita dentro il centro abitato seguendo il sentiero posto fra i colli di San Pietro e San Paolo.

Si arriva cosi alla Chiesa di Santa Croce, con iscrizione sulla facciata che reca la data del 1543 e caratterizzata da diverse fasi costruttive: attualmente l’edificio è sede della Confraternita di Santa Croce.   

Dopo aver svoltato in via Brigata Sassari si giunge in una piazzetta con accesso sul Colle di San Paolo al sito pluristratificato di Palattu la cui frequentazione risale all’età nuragica con continuità in età fenicio-punica, romana, medievale e post-medievale.

Percorrendo le strade del centro storico, caratterizzate dalla presenza di architravi calcarei scolpiti dai "picapedras" locali con motivi tipici della scuola catalana, si arriva alla piazza del Comune dominata dalla Chiesa di Santa Giulia, uno degli edifici più significativi dello stile gotico aragonese in Sardegna. Nella stessa piazza, nei locali dell’ex Monte Granatico, il Museo Civico Archeologico accoglie una ricca collezione di materiali di età nuragica, punica e romana ed alcuni dei più significativi reperti provenienti dal villaggio preistorico di San Giuseppe.

Proseguendo per la via Nazionale è possibile ammirare la Casa Piras, privata, di origine padronale, con le sue corti interne, la cantina voltata, magazzini con orditura un ferro e arredi originali dell’ottocento.